5 cose da sapere sul CARNEVALE:
Ecco le 5 cose da sapere sul CARNEVALE:
- 1) PERCHE’ SI CHIAMA COSI’
ORIGINE DEL NOME:
La parola “CARNEVALE” deriva da termini latini dei primi secoli del Cristianesimo come :
“carnem levare”, “carne levamen” o proprio “carne vale” che, anche se con traduzioni leggermente differenti, stavano tutte ad indicare la rinuncia al mangiare carne.
Questo era ciò che si diceva durante il lauto banchetto che si teneva il giorno prima dell’inizio della Quaresima, cioè quel periodo di 40 giorni di astinenza e digiuno che inizia il Mercoledì delle Ceneri e termina con la Pasqua. Ecco perchè l’ultimo giorno del Carnevale si chiama Martedì grasso.
Altri termini da cui deriva il nome del Carnevale sono :
“carrus navalis” cioè indicava il corteo nel quale sfilava una nave su ruote, praticamente un carro propiziatorio, pieno di ghirlande di fiori, allestito dai pescatori.
O anche “Carnualia” che indicava “giochi campagnoli”.
Insomma il Carnevale da sempre è sinonimo di festeggiamenti, tanto cibo e divertimento sfrenato necessario, prima delle privazioni.
ORIGINE DELLA FESTA
I caratteri della celebrazione del Carnevale hanno origini in festività molto antiche, come le dionisiache greche o i saturnali romani, durante le quali era tradizione che si invertissero i consueti ruoli gerarchici tra padrone e schiavo, permettendo quindi un temporaneo “mondo alla rovescia“; un periodo di festa durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, e si tolleravano scherzi, trasgressioni, sfoghi, eccessi e dissolutezza prima del ripristino dell’ordine costituito.
Quindi il Carnevale, tra riti pagani e Cristianesimo, è radicato nella nostra cultura. Tant’è che molti sono i Cognomi derivanti da questa festa:
Carnevale, Carnevali e Carnovale sono cognomi presente in tutta Italia, con prevalenza al Sud. Poi c’è Carnovali in Lombardia e altre varianti come Carlevari, Carlevarini e Carnasciali presente in Toscana.
2) QUANDO INIZIA? (e come si calcola?)
In alcuni paesi d’Italia l’inizio del Carnevale si fa coincidere con la festa di S.Antonio Abate, il 17 gennaio. Ma convenzionalmente la data di inizio del periodo di Carnevale cambia ogni anno perchè è legata a quella della Domenica di Pasqua che viene stabilita con un calcolo basato sul primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (21 marzo). Quindi la Pasqua cade ogni anno in una data diversa, compresa tra il 21 marzo e il 25 aprile. E il periodo del Carnevale inizia circa 70 giorni prima della Pasqua.
Nel 2021 la Pasqua sarà il 4 Aprile. La settimana clou di Carnevale sarà dal Giovedì grasso -l’11 febbraio- fino al 16/2 Martedì grasso, che è l’ultimo giorno. Da mercoledì 17 infatti inizierà la Quaresima.
In questa settimana le attività di festa son tante (quest’anno probabilmente si salteranno): Private, per grandi e piccoli e Pubbliche. E tutte hanno in comune l’elemento caratterizzante che è da sempre la MASCHERA.
Proprio per retaggio storico, il travestimento ha il significato simbolico di CAMBIO RUOLO, che consentiva di essere chiunque, e inoltre NASCONDEVA il volto impedendo quindi l’identificazione in caso di atti impuri, o scherzi esagerati. Tra qualche riga parleremo anche dei diversi tipi di maschera, dalle più antiche e tradizionali alle più moderne. Intanto vediamo :
- 3) QUALI SONO I CARNEVALI PIU’ FAMOSI?
Nonostante la festa del Carnevale negli ultimi anni sia stata un po’ superata dalla moda più recente di Halloween, in Italia la tradizione è ancora molto sentita in alcune città. Ecco i Carnevali più noti:
Lo Storico Carnevale di Ivrea, uno tra i più antichi al mondo, famoso per la Battaglia delle Arance, dove le squadre di Aranceri a piedi (ossia il popolo) difendono le loro piazze dagli aranceri su carri (ossia l’esercito) a colpi di arance.
Uno dei più suggestivi per storia e per ambientazione ovviamente, che ha ripreso recentemente la sua secolare tradizione che da fine ‘700 fu interrotta durante le occupazioni prima francese e poi austriaca. Ed è ormai un’attrazione turistica.
Il Carnevale di Mamoiada è “uno degli eventi più celebri del folclore sardo” con le sue caratteristiche maschere, tra cui i Mamuthones: vestiti col pellicce scure e con campanacci appesi alla schiena.
Famosi per i loro carri allegorici sono i Carnevali di
Carnevale di Putignano, Carnevale di Viareggio, Carnevale di Acireale,
molto noti sia in Italia che all’estero.
A proposito di “estero”, tra i Carnevali più famosi al di fuori dell’Italia, c’è sicuramente
il CARNEVALE DI RIO che dura cinque giorni dal venerdì al martedì grasso, con le sfilate delle scuole di Samba in tutta la città e al Sambodromo.
E’ visto da milioni di persone in tutto il mondo. Tra l’altro la tradizione dei balli, le piume, i travestimenti e la samba hanno una storia affascinante.
Perchè l’origine è africana. Il Portogallo, nel periodo coloniale, portò in Brasile molti schiavi dall’Africa. Ma portò anche la tradizione carnevalesca di origine europea (ma più che altro italiana). Questi schiavi nelle loro tradizioni e festeggiamenti usavano molti travestimenti fatti con piume, maschere, ossa, pietre ed erano soliti danzare. E la Samba è proprio originaria dell’Africa. Con l’abolizione della schiavitù, queste usanze si trasferirono con gli anni nei grandi festeggiamenti del Carnevale brasiliano, diventandone poi un tratto distintivo.
4) LE MASCHERE DI CARNEVALE (da quelle più tradizionali a quelle più moderne)
Ma veniamo alle maschere.
Tutti da bambini siamo stati mascherati (dico siamo stati perchè l’atto era abbastanza unilaterale). I costumi possono essere tantissimi. Diciamo che in Italia ci sono delle maschere che fanno parte della tradizione carnevalesca:
Arlecchino, Colombina, Pantalone e Pulcinella sono solo alcune delle più famose e arrivano dalla Commedia dell’Arte. Hanno una connotazione regionale e caratteriale molto marcata, oltre a vestiti molto riconoscibili.
Arlecchino, con il suo inconfondibile abito fatto di pezze colorate, Pulcinella con al sua casacca bianca e la maschera nera col naso adunco; una delle maschere più celebri e amate, collegata iconicamente a Napoli.
Ma poi ci sono le maschere un po’ più moderne.
Per i bambini:
SUPEREROI : Uomo Ragno, Batman, Hulk, Superman..
FIABE o PERSONAGGI DISNEY: Principe azzurro, Biancaneve, Cenerentola, Strega cattiva, la Fatina, Pinocchio, Cappuccetto rosso, e una volta anche Minnie e Topolino ..
ANIMALI: Leone , Gatto, topo, Ape…
Un po’ più recenti sono: Harry Potter, Sirenetta, Gormiti, Winx, Pokemon, Ninja e addirittura i banditi della Casa di Carta (con la faccia di Salvadori Dalì).
E poi ci sono quelle sia per bambini che per grandi:
EROI DEI FILM O DELLA TV : Zorro, Pirata, Moschettiere, Sceriffo o Indiano, e tutti i personaggi di Star Wars ….
CARTONI: Flinstone’s, Simpson’s..
MESTIERI (diciamo così) : Medico, Torero, Centurione, Pompiere..
RELIGIOSI: Cardinale, Angelo, Suora e immancabilmente Diavolo..
HORROR: Freddie Krueger o Jason ed altre..
Oltre che mascherandosi, in che altro modo si festeggia il Carnevale?
Ovviamente…MANGIANDO!
5) DOLCI TIPICI (e altre usanze)
Sembra che il Carnevale non ammetta dolci che non siano fritti nello strutto, o fatti con strutto, burro, uova…… Ecco quindi le Frappe, o chiacchiere, o Bugie, o Cenci, che cambiano il nome in ogni regione ma la sostanza rimane sempre la stessa: una striscia di pasta fritta, coperta da zucchero a velo e miele.
Poi ci sono le zeppole, castagnole, frittelle, krapfen, tortelli dolci, sanguinaccio, migliaccio…insomma una carrellata di meraviglie del palato, tutte rigorosamente nocive!
Come contorno alla festa, alle maschere e al cibo, si usa lanciare in aria o sulle persone le cosiddette stelle filanti ed i coriandoli. Questi ultimi prendono il nome dall’usanza rinascimentale di lanciare confetti, spesso composti da semi di coriandolo ricoperti di zucchero, durante feste, matrimoni e Carnevale, in segno di gioia e abbondanza.
Insomma il Carnevale ha una storia importante e non poteva quindi mancare un detto popolare. Il più famoso è sicuramente: “A Carnevale ogni scherzo vale”, nel quale detto penso rientrasse anche il conseguente trauma infantile di alcuni imbarazzanti costumi di Carnevale che le nostre mamme ci hanno imposto da bambini. Trauma spesso riportato in vita da sbiadite foto vintage.
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