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Permesso SIAE Matrimonio

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Il matrimonio è un grande evento, pieno di gioia ed emozioni. A fare da colonna sonora a questa festa  ci pensa la musica. 

C’è però un aspetto burocratico che stride un po’ con tutto questo, ma che in ogni caso non può essere trascurato. 

Sto parlando del permesso SIAE.

Molti sposi sono totalmente ignari del fatto che c’è una tassa da pagare per la musica che accompagna il ricevimento del matrimonio. 

Visto che ci sono molti dubbi e domande su cosa bisogna fare, ho pensato di fare definitivamente chiarezza. Vedremo in ordine: 

Cosa è il permesso SIAE, quanto costa, come si paga o se è possibile evitarlo. 


Cos’è la SIAE 

La Siae, Società Italiana degli Autori ed Editori, è l’ente che tutela le opere di questi artisti facendo sì che venga pagato un corrispettivo da chiunque le utilizzi. 

Il diritto d’autore è molto importante ed è quindi sacrosanto che venga tutelato, in modo che nessuno utilizzi a proprio vantaggio l’opera, all’insaputa del creatore. 


Permesso per Feste Private (Compleanni, Matrimoni, altre cerimonie) 

Quando si organizza una festa privata, in un luogo diverso dalla propria abitazione, e si vogliono intrattenere gli invitati con musica dal vivo o registrata,  è obbligatorio pagare la “tassa” sul diritto d’autore, tramite la SIAE. 

Non è propriamente e giuridicamente una Tassa ma funziona come se lo fosse. 

Questa è dovuta sia quando suona un singolo musicista o una band, sia quando si utilizzano tracce registrate o supporti digitali, anche senza ballare.


Chi deve richiedere il permesso? 

Il permesso di pubblica esecuzione per la musica va richiesto dall’organizzatore della festa, che ne è il responsabile;  nel caso del matrimonio gli organizzatori sono gli sposi, che in caso di ricevimento in un locale pubblico, se non vorranno sentire solo voci di sottofondo per tutta la festa, dovranno premunirsi , oltre che dei musicisti, anche del permesso SIAE (che non è comunque richiesto per la cerimonia, sia civile che religiosa).

Talvolta le location prevedono già il costo del permesso nei loro preventivi, includendolo con una voce a parte o facendo un forfetario. In questi casi, possono gestire loro la pratica di richiesta ed il conseguente rilascio del titolo, che dovrà essere comunque pronto per il giorno della festa con relativa ricevuta di versamento (anche per non incorrere in malintesi). Quindi, è una cosa da chiedere ai gestori delle location. 

Ma comunque, in un modo o nell’altro, il pagamento degli importi non spetta alla location, ai musicisti, al dj, alla wedding planner, ma sempre agli sposi. 

Quindi a questo punto, togliamoci subito il dente: 


QUANTO COSTA? 

Negli ultimi anni le tariffe SIAE sono state semplificate. 

Il costo del permesso ad oggi dipende da: tipo di festeggiamento, numero degli invitati e dal fatto che ci sia una band dal vivo oppure si usino tracce registrate.

Le tariffe aggiornate al 2021, alle quali va aggiunta l’Iva al 22%, sono presenti sul portale SIAE. 

Intanto diciamo che distinguono i matrimoni “fino a 200 persone” da quelli “oltre le 200”. 

Vediamo quindi insieme la tabella che riguarda specificatamente il costo del permesso per il Matrimonio:

nel caso in cui a suonare sia un musicista, oppure una Band, si dovranno pagare i “Diritti d’autore” ed il costo sarà il seguente: 

MUSICA ESEGUITA DAL VIVO 

  • Fino a 200 persone: 199 € + IVA al 22% = 242,78 €
  • Oltre 200 persone: 299 € + IVA  al 22% = 364,78 €

Se invece si userà musica in diffusione registrata (quindi CD, dvd, cassette, vinili), su piattaforme digitali come Spotify, YouTube, o con Karaoke, riprodotta tramite playlist su PC o tramite esecuzione dal vivo di un dj, si dovranno pagare in più i  cosiddetti “Diritti connessi” alla casa discografica che ha inciso la musica.

I costi sono i seguenti:

MUSICA SU SUPPORTO (Dj, Pc, Piattaforme digitali)

  • Fino a 200 persone: 79 € + IVA al 22% = 96,38 €
  • Oltre 200 persone 119 € + IVA al 22% =  145,18 €

 Per chiarire ancora di più, facciamo un esempio su un matrimonio tra i più diffusi, ovvero con un numero di invitati fino a 200 persone

Ricapitolando, la cifra dovuta, comprensiva di IVA sarà:

  1. SOLO MUSICA DAL VIVO : Diritti d’autore 242,78 €
  2. SOLO DJ o FILODIFFUSIONE o SUPPORTI : Diritti d’autore + Diritti connessi  (242,78 + 96,38) = 339,16 €
  3. MUSICA DAL VIVO + DJ : Diritti d’autore + Diritti connessi  (242,78 + 96,38) = 339,16 €

La cifra come già detto, crescerà ulteriormente solo se gli invitati saranno più di 200.

 A tutte le domande che ti starai facendo, probabilmente anche con un pizzico di rabbia, rispondo subito che questa è una legge, una tassa, e come tale va pagata. 

Ora, dire che ci piace pagarla e che ne siamo felici sarebbe pura ipocrisia, ma sarebbe un po’ come disquisire se è giusto o meno pagare il Bollo della macchina o il Canone Rai, l’IMU e potremmo continuare… 

C’è da riconoscere che il nuovo tariffario SIAE, dopo il 2015 ha tolto delle voci ulteriormente fastidiose e ha unificato i criteri di calcolo. Ma più che altro è stato finalmente semplificato il modo di ottenere i permessi, che con la procedura  on-line ha tempi molto più rapidi.  

Quindi, vediamo Come e Dove fare la richiesta dei permessi SIAE.


Procedura 

Come dicevo sopra, il permesso è intestato all’organizzatore della festa, che nel caso del matrimonio, sono gli sposi. 

Per fare la richiesta uno dei due può recarsi  fisicamente presso una sede locale della SIAE oppure  collegarsi al sito della SIAE , cercando la sezione dedicata alle “Feste Private” seguendo le indicazioni per la compilazione. 

Nella registrazione verranno chiesti: 

  • dati dell’organizzatore 
  • data e ora della festa
  • indirizzo location
  • numero di invitati
  • generalità del musicista/dj 
  • tipologia di esecuzione (cioè musica dal vivo o tramite supporti). 

Il tutto serve a calcolare il compenso dovuto per Diritto d’autore ed eventuali Diritti connessi, da pagare direttamente sul sito con Carta di credito, PayPal, Bonifico immediato. 

Seguirà il rilascio del permesso che si può richiedere fino al giorno prima dell’evento

La procedura on line, oltre che  comoda e veloce, permette inoltre di ricevere telematicamente il borderò, ovvero il modulo sul quale segnare tutti i brani utilizzati. 

Il Borderò sarà girato telematicamente al  Direttore dell’Esecuzione, ovvero la persona che si occuperà della musica, che dovrà compilarlo prima o subito dopo l’evento con l’elenco di tutti i brani eseguiti; successivamente verrà riconsegnato all’ufficio SIAE. 


Come si può risparmiare o evitare di pagare la SIAE? 

“Ci sono esenzioni o scorciatoie?”  Questa è la domanda che, comprensibilmente,  fanno tutti gli sposi. E che ti starai facendo anche tu.

Premetto che le indicazioni che sto per dare, sono tutti casi previsti dalla legge e che quindi non c’è nessuna forma di incentivo a versare importi minori o non pagare la SIAE.

Esistono casi in cui la SIAE non può richiedere il pagamento del diritto d’autore: 

  1. Riprodurre solo musica di autori morti da almeno 70 anni. Passato questo tempo infatti, cessa il diritto di copyright anche per i discendenti e la loro musica diventa di pubblico dominio, quindi gratuita. Per i brani classici durante la cerimonia infatti non si pagano diritti. Ma durante il ricevimento per evitare la SIAE dovreste usare praticamente solo musica classica o popolare antica. Eseguita dal vivo e non da supporto. 
  2. Utilizzare musica non protetta da copyright, che si trova sulle piattaforme con licenza Creative Commons , tipo Jamendo. Alcuni autori infatti decidono di condividere i loro brani col pubblico, direttamente on-line. Sono dunque scaricabili gratis, senza limiti e in modo legale e non rientrando nel repertorio SIAE, sono esenti dal pagamento dei diritti. In caso di controlli, basterà esibire un certificato di conformità giuridica per giustificare l’esenzione. Chiaramente tutte le hits più conosciute non saranno presenti. Dovrete scegliere un sottofondo musicale selezionato ad hoc.
  3.  Organizzare la festa a casa propria. La SIAE infatti si paga solo quando la festa privata con musica si svolge in luoghi diversi dalla propria abitazione.


Multa

Chiaramente, al di fuori di queste eccezioni, il permesso SIAE va richiesto e pagato. 

Altra domanda tipica che mi viene fatta è “ Ma se non lo faccio che succede?” oppure “Ma ci sono i controlli?”

In risposta ad entrambe le domande posso dirti che spesso si pensa che i controlli della SIAE siano molto rari. Ma quando poi si verifica il contrario, si va incontro a due brutte sorprese.

Il funzionario SIAE infatti, in caso di irregolarità, non solo emetterà una sanzione, anche abbastanza salata (fino a sei volte l’importo dovuto), ma in mancanza di permesso ordina anche la cessazione della musica per tutta la serata.

In poche parole, che si tratti di  matrimonio, battesimo o compleanno, è una festa rovinata.


CONSIDERAZIONI PERSONALI (che valgono anche come consigli)

Al di là dell’analisi del come mai siamo abituati a cercare sempre il modo di aggirare le regole, le considerazioni da farsi in questo caso sono:

L’idea di dichiarare che è una festa privata invece che un matrimonio, o di dichiarare meno invitati di quanti realmente previsti o solo musica dal vivo quando in realtà c’è un dj,  tutto per spendere un pochino meno, vi lascia comunque non in regola in caso di controlli, quindi non sicuri.

Di conseguenza, vedetela un po’ con scaramanzia, un po’ con rassegnazione, un po’ con senso civico e un po’ con il togliersi un’ansia in più: volete rischiare di rovinare un evento così unico, con delle brutte sorprese? 

In fin dei conti state organizzando una festa importante, che che ha molti costi, alcuni decisamente elevati. Meglio digerire la cosa, budgettarla, “inserire tra gli invitati” anche la SIAE, e  munirsi del permesso per quel giorno, evitando note spiacevoli.  


CONTATTI

Ah, per non avere le “note” spiacevoli anche da un punto di vista musicale, chiaramente rivolgetevi sempre a Professionisti riconosciuti del settore  che diano garanzia di successo. Qualche consiglio in più lo puoi trovare nel mio video 

MATRIMONIO: la musica adatta

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